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L'importanza della motricità fine

03 Luglio 2019

Concentrazione, riabilitazione delle arti superiori; e mantenimento delle capacità acquisite. Nuovo atelier!

“Quando la mano si perfeziona in un lavoro scelto spontaneamente, e nasce la volontà di riuscire, di superare un ostacolo, la coscienza si arricchisce di qualcosa di ben diverso da una semplice cognizione: è la coscienza del proprio valore.”
Maria Montessori

Si pensa alla motricità fine…nei bambini… ci si ricorda gli esercizi di pregrafismi che a scuola venivano dati per iniziare a esercitare le mani, prima di imparare a scrivere. Invece il pregrafismo, risulta un valido elemento di esercitazione anche per gli adulti; che per diversi motivi: malattie progressive in corso, problemi della nascita…possono riacquisire ”prendere in mano”, il lato lesso, quello non funzionante. Attraverso l’esercizio regolare e utilizzando diversi materiali possono beneficiare e migliorare la padronanza di essi. Non dobbiamo, escludere le persone che hanno una concentrazione labile e che attraverso questi lavori variati; e adoperando diversi materiale, devono eseguire una consegna e focalizzare tutta la loro attenzione nel coordinamento e movimenti motori fini.

“Scrivere è un’abilità motoria che deve essere appresa a partire da competenze di base (ad esempio, la coordinazione oculo-manuale e un adeguato sviluppo della manualità fine), attraverso uno specifico allenamento (a partire da attività quotidiane come allacciarsi i bottoni o le scarpe, impugnare adeguatamente le posate fino ad attività didattiche dedicate, come infilare collane, incollare, ritagliare), sulla base di istruzioni corrette e dirette (per esempio, come impugnare le forbici o le matite). Tra le più importanti attività motorie connesse con la scrittura c’è il coordinamento tra occhio e mano, la funzione della vista non è solo diretta ad avere una visuale perfetta delle immagini, ma deve saper permettere (ciò si ottiene attraverso la collaborazione di diverse aree del cervello) una buona capacità di discriminazione visiva e deve anche essere in grado di organizzare lo spazio”.

Abbiamo iniziato con un piccolo gruppo, che come spiegato per attenuare gli effetti di malattia in corso, oppure “re – abilitare” il movimento delle mani … eseguono con piacere le attività… I risultati al momento, sono incoraggianti, soprattutto per l’effetto che produce vedere un lavoro fatto e sentendosi protagonisti di quello che “sono riusciti” a fare…. malgrado le difficoltà. Che materiali usiamo…? Lavagna di sale e mais per prendere confidenza con la lavagna, sviluppando le capacità sensoriale e sensitiva attraverso le mani, in modo di percepire la sensazione materiale del mais sotto le mani e le forme che può creare anche solo appoggiando una mano. Altre attività: appaiamenti di colore con le mollette; infilare perline seguendo una sequenza, pregrafismo utilizzando diversi materiali.

Abbiamo fatto riferimento al metodo Montessori, un sistema educativo molto complesso che si applica agli allievi dai 0 ai 18 anni di età. Maria Montessori lo sviluppa a partire dalle sue esperienze nell’educazione di bambini con problemi psichici e in qualche anno lo trasforma in un metodo completo.

L’importanza della scoperta.
Ci deve essere un ambiente collaborativo in cui la persona è libera di muoversi secondo le proprie inclinazioni, sempre comunque all’interno di regole prestabilite e nel rispetto degli altri. Un punto importante è infatti lo sviluppo dell’autodisciplina. Passiamo dalla loro capacità di fornire risposte esatte ad apprendere attraverso scoperte dirette. L’educatore deve vigilare affinché l’utente non sia intralciato nella sua libera attività. Deve osservare molto e parlare poco.

L’indipendenza.
L’indipendenza dell’agire si collega alla sicurezza nelle proprie capacità.La sicurezza di sé, che si sentano apprezzati per quello che fanno e per le proprie opinioni. È giusto correggere gli errori, ma facendo attenzione all’eccesso di critiche e ai giudizi negativi.

Essere interessati e cercare il proprio talento.
Le persone imparano meglio se sono interessate. Concetto tanto semplice quanto spesso dimenticato. Forzare le cose porta a risultati molto scarsi nell’apprendimento come nell’innovazione. La creatività fiorisce solo nei terreni fertili, quando siamo motivati ad applicarla e a ingegnarci a risolvere un problema che ci interessa. Si tratta di portarli a scoprire e a potenziare i propri talenti senza sentirsi mortificati quando non si riesce a fare tutto subito.


Monica Schuemperli,
Atelier di Motricità fine
Centro Diurno Viabess


Porte aperte Centro Diurno Viabess e Montarina - 21 Aprile

11 Aprile 2018

La Fondazione San Gottardo, in occasione della giornata di porte aperte organizzata dal Centro abitativo Tertianum, apre le porte ai propri Centri Diurni Montarina e Viabess che dal 2018 hanno spostato la loro sede presso il complesso di Parco Maraini in via Massagno 36 a Lugano.

I due Centri Diurni, precedentemente situati in due sedi separate, si trovano ora sotto lo stesso tetto, occupando gli ampi spazi che la struttura offre e traendone molti benefici sia a livello logistico sia educativo.

Il Centro Diurno Viabess accoglie persone adulte con disabilità mentale o con disagi psichici, il centro dispone di 15 posti ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 09:30 alle 16:30. IL Centro offre attività personalizzate sia in gruppo sia individuali quali ad esempio il laboratorio della memoria e delle emozioni, i lavori manuali, le occupazioni domestiche, le uscite culturali e di svago sul territorio, ecc.

Il Centro Diurno Montarina, con i suoi 12 posti, accoglie invece giovani adulti che presentano difficoltà di vario tipo e con un notevole bisogno di accompagnamento educativo e di cura. Con gli ospiti vengono intraprese molteplici attività, da quelle ludiche e ricreative a quelle di carattere pedagogico-educativo, come ad esempio la stimolazione basale. Le proposte sono personalizzate in relazione ai bisogni individuali allo scopo di permettere ai giovani di trascorrere giornate serene nel rispetto della loro dignità, mantenendo le autonomie acquisite e sviluppandone di nuove.

Gli ospiti sono accompagnati da operatori con formazione socio-educativa e socio-assistenziale, nonché da una responsabile di settore.

Vi aspettiamo dunque numerosi alle porte aperte previste per sabato 21 aprile 2018 dalle 10:00 alle 17:00 per conoscere da vicino le due strutture ed i rispettivi team.

  pdf Scarica l'invito in .pdf (10.17 MB)


Il Centro Diurno Viabess si è trasferito!

21 Settembre 2017

Il Centro Diurno Viabess si è trasferito dal 18 settembre in una nuova sede presso il rinnovato Parco Maraini in via Massagno 36 a Lugano. la nuova sede permetterà agli utenti di vivere le loro giornate in spazi più ampi e più adeguati alle loro esigenze. Nel mese di dicembre anche il Centro Diurno Montarina verrà trasferito negli stessi spazi permettendo di avere due sedi, ora separate, nello stesso luogo.


Tu! Un percorso sulla diversità

07 Settembre 2017

Riflessione dei nostri utenti del Centro Diurno, 20.06.2017

Il 20 giugno scorso con un gruppo di quattro persone, ci siamo recati alla esposizione Tu! Un percorso sulla diversità. Siamo partiti entusiasti e allo tesso tempo curiosi di vedere di cosa trattasse? Il nostro era un piccolo gruppo, abbiamo partecipato Marzia, Gianmaria, Elisabetta e Stefano accompagnati da Monica e Ambra. Siamo stati accolti da una signorina gentile… e quasi senza volerlo abbiamo iniziato un percorso a soste, che ci ha portato a riflettere, sorridere ed interagire tra di noi. Allo stesso tempo scoprire ed conoscere l’altro nella sua umanità. Tutti, a loro modo, sono stati coinvolti e vissuto questa esperienza. Ora vi lascio queste nostre riflessioni….

“…Della mostra mie piaciuta “la stanza dei grovigli”, lo spazio dove mi sono presentata, la stanza con gli specchi; e quella con le diverse foto. Mi è piaciuta particolarmente la camera dei grovigli mi sono divertita era bellissimo, la signora che ci accompagnava era simpatica e ho fatto molta conoscenza. È da rifare! Le mie emozione dopo la mostra furono: di gioia, bellezza e divertimento…” (Marzia W)

“…mi sono sentito a mio agio e meravigliato del percorso. Le mie impressioni sono state la curiosità, ed è stato di aiuto per il mio percorso personale. Mi è piaciuta particolarmente la stanza degli specchi, perché rifletteva la mia immagine e mi guardavo dentro.” (Stefano H.)

“…ci ha accolto una bella ragazza di nome Flora e mi ha fatto sentire al mio agio, poi mi sono presentato e ho parlato della mia famiglia e di me. Ho detto che sono una persona disabile. Passando le diverse stanze, quella che mi ha colpito particolarmente è stata la stanza dei grovigli, ogni filo colorato era una emozione…così abbiamo riempito una boccetta con quello che sentivamo dentro… la stanza degli specchi poi mi è piaciuta… e poi la sorpresa di tutti nella stessa foto! E stata un momento positivo da rifare…” (Gianmaria W.)

“… l’ho trovato interessante, la stanza dei grovigli era quella che mi e piaciuta di più mi venivano in mente degli oggetti a seconda del colore, soprattutto la mia passione per i gioielli…il rosso il colore del rubino…nella stanze dello specchio quando la mia faccia era diversa…tutti nella stessa foto. Sono stata sorpresa e interessata di quegli in carrozzella che potevano arrangiarsi da soli!!!! Ho pensato che fanno dei progressi…! Che coraggiosi…” (Elisabetta B.)

“…Al di là del nostro corpo, dei nostri talenti o delle nostre fragilità, dell’abito che indossiamo, dei piccoli o grandi limiti con cui conviviamo, ognuno di noi e molto di più, nessuno e riducibile ad una singola parte…. Conoscere e incontrare l’altro significa scoprire quel colorato groviglio di storie e passioni che sta in ognuno di noi e che ci rende così uguali e cosi diversi…” (Tratto da Tu! Un percorso sulla diversità)
      
Buona Mostra a tutti!!!!!  Dal Centro Diurno Viabess


Mostra d'arte Extrafid ART e Foyer

28 Luglio 2017

Dal 7 agosto al 20 ottobre 2017, presso lo spazio espositivo della Fondazione Extrafid ART, in via Canova 9 a Lugano, si terrà una mostra dal titolo "Extrafid ART e Foyer". La mostra nasce dall'omonimo progetto partito dall'iniziativa di Fabrizio Ballabio e Marino Gambusi, allo scopo di offrire visibilità alle varie attività creative degli atelier sensibilizzando la clientela ed i partner commerciali della Fondazione Extrafid ART.

Alla mostra parteciperanno:

  • Fondazione La Fonte, Neggio
  • Fondazione San Gottardo, Lugano
  • Fondazione Diamante, Manno
  • Fondazione Madonna di Re, Bellinzona

I lavori esposti saranno messi in vendita e l'intero ricavato andrà a favore dell'atelier di provenienza. 

pdf Arteterapia - CD Viabess (262 KB)

Per la Fondazione San Gottardo verranno esposte 10 opere dipinte dagli ospiti del Centro Diurno Viabess:

1) Marzia Weibel – La finestra sull’aria;
2) Giuseppe Sala – Soli;
3) Artisti Vari (lavoro di gruppo) – Tempesta 1;
4) Artisti Vari (lavoro di gruppo) – Tempesta 2;
5) Elisabeth Biedermann – I quattro elementi (Aria);
6) Marco Facchinetti – I quattro elementi (Terra);
7) Marzia Weibel – I quattro elementi (Acqua);
8) Elisabeth Biedermann – I quattro elementi (Fuoco);
9) Elisabeth Biedermann – Pomeriggio di Primavera;
10) Marco Facchinetti – Labirinto d’Estate.


Sostieni la Fondazione

Chiunque volesse sostenere le attività della Fondazione San Gottardo lo può fare inviando un contributo volontario all’indirizzo:

Fondazione San Gottardo
Via Massagno 36
6900 Lugano

Sul conto Postfinance CH89 0900 0000 2029 1788 8

Ma c'è anche un altro modo di sostenerci! Se avete indumenti inutilizzati è possibile imbucarli negli appositi cassonetti Tell-Tex situati a S. Antonino (autosilo Jumbo e di fianco al Denner). In questo modo farete del bene due volte: Tell-Tex infatti si occupa di far avere i vostri indumenti a persone bisognose e versa inoltre dei contributi alla FSG.

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